Sono stati due giorni intensi, ricchi di significato umano e di alto valore formativo, quelli vissuti venerdì 12 e sabato 13 dicembre al Centro Chirurgico Toscano, che ha visto il personale sanitario della struttura impegnato in un articolato percorso di simulazione.
Il programma si è aperto venerdì con le gare tra le squadre, chiamate a confrontarsi con casi clinici differenti e complessi. Un’esperienza che ha permesso ai partecipanti di mettersi alla prova non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano e relazionale. In situazioni ad alta complessità, infatti, accanto alle indispensabili technical skills, fondamentali per sapere cosa fare e in quali tempi, emergono con forza le soft skills, prima fra tutte la capacità di lavorare in team, comunicare in modo efficace e prendere decisioni condivise.
Dalle esercitazioni sono emerse due squadre finaliste, che si sono poi affrontate nelle prove conclusive. Ma il vero risultato è andato ben oltre la competizione: tutti i partecipanti possono considerarsi vincitori, perché hanno scelto di mettersi in gioco, riconoscendo nella simulazione uno strumento di formazione e crescita professionale.
Questo messaggio è stato al centro anche del Convegno di sabato 13, aperto dalla relazione di Marco De Luca, Presidente SIMMED, dedicata al debriefing come strumento di sviluppo del gruppo. “La simulazione è solo una scusa per fare il debriefing”: una frase efficace che ha sottolineato come il momento di analisi e confronto rappresenti una fase cruciale della simulazione, capace di trasformare l’esperienza in apprendimento consapevole e di migliorare le performance future.
A seguire, Marcello Montomoli, Responsabile della Formazione del Dipartimento Emergenza-Urgenza Asl Toscana Sud-Est, ha approfondito il ruolo della simulazione nella gestione dei conflitti all’interno dei team sanitari. Il conflitto, se riconosciuto e governato, può diventare un’occasione di crescita, favorendo un cambiamento culturale che porta a contesti di lavoro più sereni, collaborativi ed efficienti.
La giornata è proseguita con interventi di carattere tecnico: Simona Alpini, Responsabile degli Anestesisti, ha affrontato il tema delle vie aeree difficili; Giulia Tenti, Responsabile del Blocco Operatorio, ha illustrato l’intubazione con fibroscopio in respiro spontaneo, supportata anche da un video realizzato in sala operatoria. Yana Sordi, infermiere del Centro Chirurgico Toscano, ha infine approfondito l’inserimento e la gestione degli accessi vascolari.
Ampio spazio è stato dedicato anche alla pratica, con simulazioni effettuate utilizzando due diverse tipologie di manichini, permettendo ai partecipanti di sperimentare direttamente quanto appreso.
Il percorso si è concluso con il momento delle premiazioni, a coronamento di un progetto formativo durato tutto l’anno e che, visto l’entusiasmo e il coinvolgimento generati, riprenderà nel 2026 con nuove sfide, nuovi stimoli e nuove opportunità.
Perché la simulazione è, in definitiva, questo: un’opportunità concreta di crescita professionale e umana, nella convinzione che “tutto ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo”.