Negli ultimi anni, sempre più pazienti si rivolgono alla chirurgia ortopedica per affrontare un disturbo molto comune, soprattutto tra le donne: l’alluce valgo. Questa deformazione del piede può causare dolore e difficoltà nella vita quotidiana, e spesso richiede un intervento specifico per l’alluce valgo, soprattutto quando le terapie conservative non sono più efficaci.
Per fare chiarezza su cause, sintomi e soluzioni chirurgiche moderne, abbiamo intervistato il dottor Ezzedine Ben Hamida, specialista in chirurgia ortopedica e traumatologia, con oltre trent’anni di esperienza nel trattamento delle patologie del piede.
1 . Iniziamo da qualche parola su di lei, dottore.
Mi occupo di chirurgia ortopedica dal 1991. Lavoro ad Arezzo dal 1995, quando il dottor Stefano Tenti ha rilevato la Casa di Cura “Poggio del Sole”, che oggi è diventata il Centro Chirurgico Toscano. Da oltre trent’anni mi dedico con passione alla chirurgia ortopedica, seguendo con attenzione ogni evoluzione tecnica per offrire sempre il meglio ai miei pazienti.
2. Dottore, che cos’è l’alluce valgo e quali sono i sintomi più comuni?
L’alluce valgo è una deformazione del piede che consiste nella deviazione laterale dell’alluce verso le altre dita. Questa condizione è causata principalmente da un’alterazione dell’angolo tra i primi due metatarsi: il primo metatarso si sposta medialmente verso l’esterno del piede, allontanandosi dai metatarsi.
Ne deriva una deformità evidente e dolore, soprattutto in corrispondenza della cosiddetta “cipolla” (borsite), che può infiammarsi e diventare dolorosa nella vita quotidiana.
3. Quali sono le cause principali dell’alluce valgo? È una patologia ereditaria?
L’alluce valgo può avere una componente ereditaria, ma spesso è associato anche ad altre condizioni del piede come il piede piatto o l’eccessiva pronazione.
Colpisce prevalentemente le donne, a causa di una maggiore lassità dei legamenti e, spesso, per l’uso di scarpe strette o con tacco alto.
Anche se non è sempre ereditaria, la familiarità rappresenta una percentuale importante dei casi.
4. Quando è consigliato ricorrere all’intervento chirurgico?
Nelle forme lievi, si può tentare un trattamento conservativo per alleviare il dolore: uso di plantari, divaricatori (che non correggono la deformità, ma ne rallentano l’evoluzione) e calzature adeguate.
L’intervento chirurgico diventa necessario quando il dolore diventa cronico e non risponde più alle cure conservative.
5. Come si svolge oggi l’intervento per l’alluce valgo? Ci sono tecniche moderne o mini-invasive?
Sì, oggi esistono tecniche moderne e mini-invasive che hanno rivoluzionato l’approccio chirurgico. Storicamente si contano oltre 150 tecniche diverse per correggere questa patologia.
Con la tecnica tradizionale “a cielo aperto” si pratica un’incisione di circa 5-6 cm per accedere all’osso e correggere l’angolo deviato, utilizzando mezzi di sintesi.
Le tecniche più recenti, invece, sono percutanee o mini-invasive: si interviene attraverso forellini di appena 2-3 mm, utilizzando strumenti specifici per tagliare e riallineare l’osso senza incisioni ampie.
Questo riduce drasticamente il rischio di infezioni, limita il dolore post-operatorio e consente un recupero molto più rapido.
6. Quali sono i tempi di recupero?
Il recupero varia in base alla tecnica e alle condizioni del paziente (età, presenza di osteoporosi, circolazione sanguigna ecc.).
In media, il paziente può camminare già il giorno dopo l’intervento, con una calzatura post-operatoria (tipo pantofola) da tenere per circa 4 settimane.
La guarigione completa avviene in 4-6 settimane, e in genere dopo questo periodo si può tornare a indossare scarpe normali.
7. Ci sono rischi o complicazioni frequenti?
Con la tecnica mini-invasiva, i rischi sono ridotti al minimo. Come per ogni intervento, esistono complicanze generiche (infezioni, ematomi), ma la percentuale è molto inferiore rispetto alla chirurgia tradizionale.
Proprio per la sua sicurezza, questa tecnica è adatta anche a pazienti in età avanzata.
8. Quanto è importante rivolgersi a un chirurgo ortopedico specializzato?
È fondamentale. Spesso i pazienti cercano di rimandare l’intervento, affidandosi a plantari o altri rimedi, ma quando i trattamenti conservativi falliscono, il supporto di uno specialista ortopedico esperto in chirurgia del piede è essenziale per un risultato duraturo e sicuro.
9. Quali vantaggi offre il Centro Chirurgico Toscano per questo tipo di intervento?
Il nostro Centro è una struttura all’avanguardia, con un’assistenza al paziente attenta e personalizzata.
La competenza del personale è frutto di anni di esperienza e formazione continua. Garantiamo standard elevati di sicurezza, tecnologie moderne e un percorso chirurgico ottimizzato per il massimo comfort del paziente.