L’età media della popolazione continua ad aumentare, e oggi è sempre più frequente che anche i pazienti anziani affrontino interventi chirurgici complessi con ottimi risultati. Ma come garantire loro un decorso post-operatorio sicuro e personalizzato?
È stato questo il tema centrale del convegno “I percorsi post-chirurgici del paziente anziano”, organizzato venerdì 31 ottobre dal Centro Chirurgico Toscano, che ha riunito numerosi professionisti della sanità per approfondire le migliori strategie di assistenza post-operatoria e continuità delle cure in età geriatrica.
L’importanza di una rete territoriale per l’assistenza dell’anziano
Dopo i saluti istituzionali di Stefano Tenti, Presidente del CdA del Centro Chirurgico Toscano, e di Alessandro Polcri, Presidente della Provincia di Arezzo, è intervenuto Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Emerito della Pontificia Accademia per la Vita.
Paglia ha illustrato i risultati che stanno emergendo dall’applicazione della legge delega 33/2023, nata per potenziare l’assistenza alla popolazione anziana — oggi composta in Italia da oltre 14 milioni di ultrasessantenni.
Il suo messaggio ha posto l’accento su un necessario “risveglio culturale e morale”: prendersi cura degli anziani significa creare una società più solidale, dove ogni iniziativa di sostegno e inclusione diventa un gesto di coraggio e di visione.
Fragilità e dimissione del paziente anziano: un approccio multidisciplinare
Il Prof. Francescosaverio Caserta, Presidente della Federazione Italiana di Medicina Geriatrica, ha approfondito il tema della dimissione ospedaliera del paziente anziano, sottolineando l’importanza di strategie di gestione e di un adeguato follow-up clinico.
Il Prof. Lorenzo Renzulli, Presidente della Società Italiana di Tecnica Ospedaliera, ha riflettuto sul ruolo che la struttura e l’organizzazione degli spazi sanitari giocano nella prevenzione dell’ageismo, promuovendo ambienti realmente inclusivi e funzionali ai bisogni della persona anziana. Il Dr. Marco De Prizio, Responsabile della Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’Area Provinciale Aretina, ha invece proposto di spostare l’attenzione dal concetto di “anzianità” a quello di fragilità, evidenziando come la valutazione multidisciplinare sia determinante per prevedere gli esiti del decorso post-operatorio.
La chirurgia robotica nel paziente geriatrico
Successivamente, due interventi hanno posto l’attenzione sull’evoluzione della chirurgia robotica e sui vantaggi che essa può offrire ai pazienti senior.
Il Dr. Patrizio Caldora, specialista in Ortopedia, ha ricordato come l’età anagrafica non coincida necessariamente con quella biologica, sottolineando che molti anziani conducono oggi una vita attiva e possono beneficiare delle tecnologie robotiche, che supportano ma non sostituiscono la competenza del chirurgo.
Il Dr. Demo Eugenio Dugoni, Responsabile della Neurochirurgia del Centro Chirurgico Toscano, ha evidenziato l’importanza della selezione pre-operatoria del paziente e della formazione del personale infermieristico nella gestione post-chirurgica. Anche in questo ambito, la tecnologia rappresenta un punto di svolta, soprattutto per gli interventi di chirurgia vertebrale in età geriatrica.
Nutrizione e telemedicina: strumenti chiave per il recupero post-operatorio
Il Dr. Emanuele Ceccherini, medico hospitalist esperto di Nutrizione Clinica, ha sottolineato come un adeguato counseling nutrizionale e una terapia dietetica mirata contribuiscano in modo significativo a ridurre le complicanze dopo l’intervento.
Il Dr. Gino Parca, Direttore di Medicina Interna dell’Ospedale San Donato di Arezzo, ha invece affrontato il tema della telemedicina, evidenziandone i benefici nel follow-up dei pazienti: minori tempi di attesa, costi più contenuti e una migliore accessibilità ai servizi sanitari.
Un impegno costante per un’assistenza sempre più integrata
A chiudere i lavori è stato il Dr. Dino Vanni, Responsabile Scientifico del Convegno, che ha ricordato come questa iniziativa si inserisca nel percorso di crescita e innovazione del Centro Chirurgico Toscano, sempre più orientato a offrire un’assistenza di qualità, personalizzata e continua per il paziente anziano, in tutte le fasi del percorso perioperatorio.